Classificazione delle aree con pericolo di esplosione per la presenza di gas infiammabili e polveri combustibili di due grandi impianti di trattamento acque reflue urbane

2023 / Consulenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro / Infrastrutture, Trasporto ed Energia

Gli impianti oggetto di studio sono tra i più grandi d’Italia per il volume di metri cubi di acque fognarie trattate.

Per la tipologia di sostanze presenti e trattamenti impiantistici sono presenti aree classificate a rischio esplosione dovute alla presenza di:

gas infiammabili

  • biometano generato dalla fermentazione dei liquami stessi;
  • gas metano della linea di alimentazione della caldaia di riscaldamento olio diatermico utilizzato per il funzionamento degli essiccatori;
  • olio diatermico (per le caratteristiche fisico-chimiche e le condizioni operative rappresenta una possibile sorgente nella fase di evaporazione dall’eventuale pozza liquida derivante da perdita da flangia);
  • idrogeno sviluppato nella fase di carica delle batterie dei mezzi elettrici (carrello elevatore, transpallet e lavasciuga pavimenti);

polveri combustibili

  • il fango essiccato, prodotto del processo di essiccamento termico dei fanghi disidratati, le cui analisi fisico-chimiche hanno rilevato caratteristiche tali da non poter ritenere trascurabile il rischio di atmosfere esplosive generate dalla loro presenza.

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