L’attività di valutazione del rischio chimico, cancerogeno e mutageno è stata svolta su uno stabilimento chimico di grandi dimensioni:
- 10 impianti produttivi;
- 50 produzioni;
- 100 materie prime, oltre 200 prodotti finiti e più di 40 prodotti intermedi analizzati tenendo conto delle esposizioni diverse nelle distinte produzioni;
- 3 laboratori con 36 metodologie di analisi svolte e più di 200 prodotti analizzati.
La valutazione ha tenuto conto di ciascuna componente pericolosa degli agenti chimici presenti ed è stata svolta distintamente:
- per singola attività
- per singola produzione
- per impianto
La valutazione del rischio derivante da agenti chimici, cancerogeni e mutageni è stata svolta ai sensi del Titolo IX, art. 223 e art. 236 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. seguendo:
- per gli agenti chimici il modello Mo.Va.Ris.Ch. proposto dalle Regioni Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia implementato nel software Archimede (EPC editore);
- per gli agenti cancerogeni, la metodologia proposta dall’ISPRA all’interno delle «Linee guida per la valutazione del rischio da esposizione ad Agenti Chimici Pericolosi e ad Agenti Cancerogeni e Mutageni».